Sanità digitale
Sanità digitale e patient empowerment

Come le aziende del settore farmaceutico e diagnostico possono contribuire alla rivoluzione della sanità digitale.

La Sanità Digitale è una delle tendenze più in voga del momento nel settore sanitario e si accompagna ad un sempre maggiore empowement del paziente.

Ma cosa indica questo termine? E quali sono le novità per i pazienti? Vediamolo insieme.

Cosa troverai in questo articolo:

Il Patient Empowerment

Con il termine “empowerment” si definisce il processo attraverso il quale il paziente acquisisce un maggiore controllo e consapevolezza rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute.

Sin dall’inizio della pandemia, abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione della digitalizzazione nel settore sanitario. Questo si è tradotto in un incremento dell’uso della telemedicina, ovvero di quell’insieme di tecnologie innovative, mediche e informatiche, che hanno consentito e consentono tuttora l’erogazione in continuum di cure e servizi di assistenza sanitaria a distanza.

La telemedicina non significa, dunque, telefonare al proprio medico di base anziché presentarsi di persona presso il suo studio.

  • Pensiamo ad esempio ai pazienti affetti da cancro, il cui monitoraggio digitale può facilitare il rilevamento dei sintomi e migliorare la pratica clinica, oltre ad apportare benefici alla qualità della vita e allo stato di salute in generale degli stessi pazienti.
  • Anche i professionisti sanitari sono interessati dalla trasformazione digitale. I neurochirurghi, ad esempio, utilizzando piattaforme multimediali online di lavoro condiviso facilitano l’interazione con i colleghi e possono esaminare da remoto le scansioni cerebrali dei pazienti, abbattendo le distanze e prendendo le decisioni più rapidamente.
  • In Italia è stato sviluppato un sistema di Intelligenza Artificiale in grado di prevedere i pazienti potenzialmente più colpiti da COVID-19 e sulla base dei risultati forniti consente al personale medico di prendere decisioni più informate sul modo corretto di gestire le risorse disponibili.
  • Oltre a questo, stiamo assistendo all’emergere di applicazioni per dispositivi mobili e tablet pensate per aiutare i pazienti a mantenere e migliorare l’aderenza alle terapie in caso di malattie croniche, come il diabete.

I risultati di uno studio recentemente pubblicato su NCBI – National Center for Biotechnology Information (Centro Nazionale per le Informazioni Biotecnologiche) sono incoraggianti. La maggior parte dei pazienti ha dichiarato di aver avuto un’esperienza positiva con la Sanità Digitale. La possibilità di essere visitato virtualmente dal proprio medico ha consentito loro di non perdere giorni di lavoro, non dover attendere l’orario dell’appuntamento o sostenere i costi e i problemi legati al trasporto.

Il futuro della sanità

Stiamo assistendo ad un crescente coinvolgimento del paziente e alla sua volontà ed esigenza di essere protagonista e non solo attore passivo del processo decisionale.

Probabilmente non siamo lontani dallo scenario nel quale medico e paziente condividono la stessa conoscenza, in un’ottica di promozione dei comportamenti favorevoli alla salute. Il paziente partecipa dunque attivamente allo svolgimento delle proprie cure ed esercita il diritto ad essere informato su tutti gli aspetti medici -e non solo- che lo riguardano. La sua collaborazione attiva non può che avere, poi, ricadute positive sulla qualità dei servizi sanitari, migliorandone il funzionamento.

Tratto dall’intervista di Kate Dion, osservatore del settore sanitario e Value Communications Lead per la 3D Communications, a Maturin Tchoumi, capo della divisione farmaceutica finlandese della Roche.

Fonti e approfondimenti