Il nuovo trend è creare app e dispositivi pensati per migliorare la salute e il benessere delle donne
Creare applicazioni e dispositivi pensati per semplificare i vari aspetti quotidiani della salute femminile, attraverso software, sistemi di diagnostica e monitoraggio, prodotti e servizi che sfruttano le nuove tecnologie, in un’ottica sempre più digitale.
Sono queste le caratteristiche principali di FemTech, un settore in forte crescita.
Cos’è FemTech?
FemTech, dall’inglese “Female Technology” si riferisce a quel settore che sviluppa software, prodotti e servizi che utilizzano la tecnologia per migliorare o semplicemente analizzare la salute delle donne.
Il concetto ha un’origine relativamente recente: il termine FemTech è stato coniato nel 2016 dall’imprenditrice danese Ida Tin, fondatrice di Clue, applicazione per il monitoraggio del ciclo mestruale e della fertilità. Da allora il termine è stato ampiamente usato per indicare un settore molto ampio e in forte crescita, che comprende anche innovazioni tecnologiche nelle cure infermieristiche della donna, specialmente durante la gravidanza.
Un mercato in crescita
Secondo l’ultimo rapporto FemTech Analytics, nel 2019 il mercato delle Femtech valeva 18,7 miliardi di dollari e nel 2025 supererà i settantacinque miliardi di dollari. Il mercato è molto vasto ed al momento sono 1300 le aziende che stanno provando a sfruttare al massimo questo potenziale.
Negli ultimi dieci anni, gli investimenti nel FemTech – il report ha censito 170 aziende specializzate – sono cresciuti in modo esponenziale, raggiungendo un totale di 5 miliardi di dollari quest’anno, un aumento di 28 volte rispetto al 2013.
Otto delle aziende esaminate hanno raccolto finanziamenti superiori a 100 milioni, mentre 14 aziende hanno ottenuto finanziamenti totali compresi tra 25 milioni e 100 milioni. L’85% delle FemTech ha un fatturato inferiore ai dieci milioni di dollari e oltre la metà sono operanti negli Stati Uniti, segue Regno Unito, Israele e India.
FemTech e AI
La convergenza tra intelligenza artificiale e FemTech rappresenta un punto di svolta cruciale per migliorare la salute delle donne. Questa tecnologia sta rivoluzionando l’industria sanitaria amplificando le esperienze personalizzate, fornendo soluzioni su misura e facilitando la comprensione delle diverse esigenze di salute delle donne.
“Dalla diagnostica di precisione all’analisi predittiva, le piattaforme alimentate dall’AI non solo stanno riplasmando paradigmi tradizionali, ma stanno attivamente smantellando le barriere di accesso alle cure” – ha spiegato Kate Batz, direttrice e co-fondatrice di FemTech Analytics.
I trend FemTech per il benessere femminile
Ogni giorno nascono strumenti che puntano alla piena comprensione del mondo femminile e al suo benessere lungo le diverse fasi della vita. Possiamo suddividere il mercato delle aziende FemTech nelle seguenti categorie con alcuni esempi:
- Mestruazioni: applicazioni per monitorare i cicli e registrare i sintomi;
- Controllo delle nascite e fertilità: applicazioni di contraccezione e bracciali multi-sensore che, sincronizzati con una app, consentono di prevedere i giorni fertili;
- Menopausa: applicazioni che forniscono l’accesso a consulenze di telemedicina e prescrizioni di terapie ormonali;
- Salute pelvica: applicazioni che forniscono programmi di esercizi specifici per i muscoli del pavimento pelvico a donne che hanno problemi di incontinenza o per un rapido recupero postparto;
- Benessere sessuale: applicazioni per la salute sessuale, audioguide, vibratori intelligenti;
- Gravidanza, maternità e allattamento: applicazioni per la pianificazione e il monitoraggio della gravidanza, cure infermieristiche specifiche, tiralatte indossabili smart;
- Stile di vita: applicazioni che monitorano salute, alimentazione, fitness, cicli mestruali, sonno, meditazione e stress.
Ma l’innovazione tecnologica si è spinta oltre, cercando soluzioni FemTech anche per la prevenzione e la gestione di malattie gravi.
Tra le soluzioni più promettenti troviamo lo screening del cancro cervicale utilizzando smartphone e intelligenza artificiale per scattare una fotografia e identificare reperti cervicali normali o anormali, e le protesi mammarie cave stampate in 3D che in futuro favoriranno la rigenerazione dei tessuti dopo una mastectomia per tumore al seno.
Nonostante gli indubbi molteplici vantaggi e la spinta economico-culturale in ottica di innovazione e sostenibilità del sistema sanitario, tali tecnologie “al femminile” costituiscono ancora una minima parte del mercato globale. Non sono ancora inclusive, accessibili e fruibili equamente da tutte le donne, oltre a presentare criticità in termini di appropriatezza medica, regolamentazione, etica e gestione dei dati sensibili.