Scienze ed esplorazioni
Addio a Jane Goodall: le sue scoperte sugli scimpanzé hanno cambiato la visione della natura

Si è spenta Jane Goodall, pioniera della primatologia. Dal Gombe agli strumenti, un viaggio tra le sue scoperte, la dedizione per la natura e l’eredità lasciata al mondo.

Ricordiamo Jane Goodall, morta all’età di 91 anni, esplorando la sua carriera straordinaria, le scoperte che hanno rivoluzionato la scienza e come il suo impegno resti oggi più che mai necessario.

Il giorno in cui il mondo ha perso una pioniera

In un tranquillo giorno d’autunno, il mondo ha appreso con tristezza che Jane Goodall non c’è più. Morta all’età di 91 anni durante un tour negli Stati Uniti. La notizia ha toccato il cuore di molti, non solo degli addetti ai lavori, perché Jane non è stata solo una scienziata: ha incarnato la dedizione, la cura e una visione profonda del nostro rapporto con la natura.

Avvocata instancabile per gli animali, l’ambiente e il futuro del pianeta, la sua vita è stata una testimonianza di quanto la curiosità possa cambiare il mondo.

Jane Goodall e le scoperte che hanno cambiato la scienza

Nata in Inghilterra nel 1934, Jane Goodall intraprese un cammino che sembrava lontano dai sentieri tradizionali della ricerca accademica: non aveva una formazione universitaria ufficiale nel campo, ma la passione per gli animali e per l’Africa la spinsero fino al Gombe Stream National Park in Tanzania, dove iniziò la sua lunga osservazione degli scimpanzé nel 1960.

Fu lì che, con calma, pazienza e osservazione diretta, sfidò idee consolidate: vide che gli scimpanzé usavano strumenti, costruivano spugne vegetali per bere acqua, cacciavano in gruppo, mostrano emozioni, comportamenti altruistici, relazioni sociali complesse e personalità distinte.

Queste intuizioni cambiarono per sempre il modo in cui la scienza vedeva “l’altro” animale non umano.

Carriera, impegno e riconoscimenti

Goodall non si limitò mai ai confini della ricerca: fondò il Jane Goodall Institute, che ha promosso progetti di conservazione, educazione ambientale e protezione degli habitat naturali.

Il programma Roots & Shoots, avviato per coinvolgere giovani e comunità, è diventato una pietra miliare del suo lascito: ha incoraggiato generazioni a riflettere sul proprio ruolo nel mondo naturale.

Attrice instancabile nel difendere la biodiversità, parlò con leader mondiali, partecipò a conferenze, ispirò documentari, libri, film, (e più recentemente media che commemorano la sua vita), dimostrando che il rapporto tra uomo e natura non è solo oggetto di studio ma di responsabilità condivisa.

L’impatto delle sue scoperte

Le rivelazioni di Goodall hanno scosso l’arroganza antropocentrica secondo cui certe capacità — uso di strumenti, culture sociali, emozioni — fossero un’esclusiva dell’uomo.

Comprendere che gli scimpanzé hanno comportamenti culturali e sociali, affetti, individualità, che costruiscono reti sociali complesse, ci ha costretto a ripensare la barriera tra specie, a riconoscere che la cognizione, l’empatia e la cura sono patrimonio condiviso.

In un momento in cui il cambiamento climatico, la perdita di habitat e l’estinzione di specie minacciano la biodiversità, le sue ricerche sono più rilevanti che mai: mostrano che proteggere la natura significa proteggere ciò che ci rende umani.

L’ultimo capitolo e l’eredità che parla al futuro

Jane Goodall è rimasta attiva fino alla fine: continuava a parlare, a sensibilizzare, a ispirare.

Anche nella fase finale della sua vita, il suo impegno non ha vacillato: il suo istituto ha confermato che è morta per cause naturali, mentre era in California per un tour di conferenze.

Le reazioni del mondo sono state molteplici, commosse. Scienziati, leader politici, ambientalisti e cittadini hanno omaggiato la sua memoria, sottolineando che il suo lavoro non è un monologo chiuso, ma un dialogo aperto con il presente e con le sfide che ci attendono.

Il programma educativo, di conservazione e di difesa della natura che ha portato avanti rimarrà la traccia duratura del suo cammino.

Jane Goodall's discoveries "revolutionized science". (AP: Jean-Marc Bouju)
Jane Goodall’s discoveries “revolutionized science”. (AP: Jean-Marc Bouju)

Fonti e approfondimenti