NFT e criptovalute
Bitcoin, attesa per la decisione della Sec sui nuovi fondi dopo la “fake news” comparsa sul profilo X dell’authority

La SEC approva i primi fondi Etf Bitcoin negoziati in Borsa, una vera svolta nel mondo degli asset digitali.

È scattato nella tarda serata dello scorso 10 gennaio 2024 il semaforo verde sulla quotazione degli Etf (Exchange Traded Fund) di Bitcoin da parte della SEC (Securities and Exchange Commission).

L’annuncio arriva a poche ore di distanza dalla pubblicazione di un post – poi fermamente smentito – sull’account X (ex Twitter) della stessa SEC in cui si annunciava l’approvazione per la quotazione degli Etf sulle borse nazionali.

Tanto è bastato a far schizzare verso l’alto le quotazioni dei Bitcoin.

La SEC dà l’ok allo sbarco in Borsa dei Bitcoin

La SEC ha approvato i primi fondi Etf Bitcoin negoziati in Borsa. Una vera svolta nel mondo degli asset digitali, che finalmente è ora accessibile al grande pubblico.

L’annuncio segnala una netta inversione di rotta da parte della SEC che, per anni, ha opposto resistenza agli asset cripto ritenendoli troppo rischiosi e soggetti a frode e manipolazione del mercato.

“L’approvazione si traduce in una maggiore supervisione”, ha affermato il presidente della Security Exchange Commission Gary Gensler, invitando comunque gli investitori alla cautela.

“Sebbene abbiamo approvato la quotazione e la negoziazione di alcune azioni dello spot Bitcoin, non abbiamo approvato o appoggiato il Bitcoin. Gli investitori devono rimanere cauti riguardo alla miriade di rischi associati al Bitcoin e ai prodotti il cui valore è legato alle criptovalute”.

“Gli asset sottostanti agli Etf sui metalli hanno usi industriali e di consumo, – continua Gary Gensler -mentre il Bitcoin è principalmente un asset speculativo e volatile, utilizzato anche per attività illecite come il ransomware, il riciclaggio di denaro, l’evasione delle sanzioni e il finanziamento del terrorismo”.

Cosa succederà adesso?

“Sebbene l’approvazione sia fondamentalmente molto positiva per il prezzo del Bitcoin, è probabile che si tratti solo di un aumento a breve termine del prezzo delle azioni dopo il rally degli ultimi mesi. Gran parte delle aspettative sull’approvazione dell’ETF sono già state prezzate ed è probabile che si assista a un evento “sell the news” dopo un breve rialzo”.

È quanto afferma Eric Demuth, co-founder e CEO di Bitpanda che poi prosegue: “A lungo termine, tuttavia, la maggiore liquidità e il volume più elevato porteranno a un aumento del prezzo del Bitcoin e potrebbero anche contribuire a ridurre la volatilità.”

“La liquidità aggiuntiva nel sistema proveniente dagli Stati Uniti, insieme ad altri fattori come l’imminente dimezzamento del Bitcoin in aprile o un possibile calo dei tassi di interesse di riferimento, potrebbe portare a un prezzo del Bitcoin a sei cifre nel lungo termine. È molto probabile che il Bitcoin possa superare la soglia dei 100.000 dollari già quest’anno” – conclude Demuth.

Il caso dell’account X hackerato

Il via libera arriva al termine di 24 ore convulse. Poco dopo le 16 di martedì 9 gennaio 2024, infatti, è stato pubblicato dall’account X ufficiale della SEC (con tanto di spunta grigia dedicata ai profili governativi) un post in cui si leggeva che le quotazioni per gli Exchange Traded Fund (ETF) di Bitcoin erano state approvate:

Oggi la SEC ha concesso l’approvazione per la quotazione degli ETF Bitcoin su tutte le borse valori nazionali registrate. Gli ETF Bitcoin approvati saranno soggetti a misure di sorveglianza e conformità continue per garantire la protezione degli investitori.

US Securities and Exchange Commission
Post X US Securities and Exchange Commission
Post X US Securities and Exchange Commission

Il messaggio, apparentemente vero ma privo di link al sito web o ad un comunicato stampa, è stato prontamente smentito dal presidente SEC Gary Gensler che, sempre su X, ha pubblicato dal suo account personale un post in cui afferma che “l’account Twitter @SECGov è stato compromesso ed è stato pubblicato un tweet non autorizzato. La SEC non ha approvato la quotazione e la negoziazione di prodotti spot bitcoin exchange-traded“.

Lo stesso comunicato è stato riportato poi anche dalla stessa SEC.

L’account X compromesso

Nessun attacco hacker, però: l’indagine preliminare condotta da X ha confermato la compromissione del profilo @SECGov e spiegato che ciò “non è dovuto ad alcuna violazione dei sistemi di X, quanto piuttosto al fatto che un individuo non identificato ha ottenuto il controllo su un numero di telefono associato all’account @SECGov attraverso terzi“.

Sull’account SEC non era abilitata l’autenticazione a due fattori.

Le indagini sull’hackeraggio sono in corso, con l’FBI in campo.

Il problema della cybersecurity

La vicenda porta in primo piano il problema della sicurezza degli account con spunta dorata (le aziende) e grigia (i governi): secondo uno studio molti accessi a questi profili sarebbero persino in vendita nel dark web. È di qualche settimana fa la notizia della violazione dell’account di Mandiant, società di sicurezza informatica acquisita da Google nel 2022: in quel caso era stata pubblicizzata una truffa crittografica.

Il falso post sull’approvazione degli ETF Bitcoin è rimasto online per pochi minuti: ciò è bastato tuttavia a far schizzare verso l’alto la valutazione del Bitcoin, ora nuovamente calato a 44.978 dollari dopo aver superato quota 47.000 dollari.

Un movimento che avrebbe consentito ad investitori esperti a conoscenza dell’attacco informatico di incamerare profitti significativi.

Fonti e approfondimenti