Secondo una ricerca di Sharp Europe, le stampanti multifunzione rappresentano un punto debole nella cybersecurity aziendale troppo spesso ignorato.
Secondo una recente ricerca condotta da Sharp Europe, le stampanti multifunzione rappresentano una delle principali falle nella sicurezza informatica aziendale. Nonostante siano dispositivi connessi alla rete e spesso utilizzati per gestire documenti sensibili, vengono ancora ampiamente trascurati nei protocolli di protezione.
Solo il 15% dei dipendenti ha ricevuto una formazione specifica sull’uso sicuro di questi strumenti.
Un dato allarmante che mette in luce l’urgenza di includere anche le stampanti nella strategia complessiva di cybersecurity.
Stampanti multifunzione: Un rischio sottovalutato negli uffici moderni
Quando si parla di cybersecurity aziendale, il pensiero corre subito a firewall, antivirus, e-mail sospette o credenziali rubate. Ma c’è un anello debole che spesso sfugge all’attenzione dei responsabili IT: le stampanti multifunzione.
Secondo un recente studio condotto da Sharp Europe su oltre 11.000 dipendenti in 11 Paesi europei, emerge un dato preoccupante: solo il 15% degli intervistati ha ricevuto una formazione specifica sulla sicurezza delle stampanti. Un numero bassissimo, che fa luce su una falla potenzialmente pericolosa nella gestione dei dati aziendali.
Non solo carta e inchiostro
Le moderne stampanti multifunzione (MFP) sono veri e propri computer connessi in rete. Gestiscono e archiviano file, si collegano al cloud, inviano e ricevono e-mail, permettono scansioni e fotocopie. Ogni documento che passa da questi dispositivi può contenere informazioni sensibili, dai dati dei clienti a contratti riservati.
Proprio per questo, rappresentano un bersaglio perfetto per gli hacker: spesso sono poco protette, mal configurate e con accessi condivisi o predefiniti non modificati. Eppure, nella maggior parte degli uffici, la loro sicurezza è ancora trascurata.
I rischi concreti di una stampante vulnerabile
Trascurare la sicurezza delle stampanti multifunzione espone le aziende a diversi tipi di attacchi informatici:
- Accesso non autorizzato ai documenti archiviati nella memoria interna della stampante.
- Intercettazione dei file in transito nella rete aziendale.
- Manomissione delle impostazioni per ottenere il controllo del dispositivo.
- Utilizzo della stampante come punto d’ingresso per infiltrarsi nella rete aziendale.
In scenari ancora più critici, un attacco riuscito può portare a violazioni dei dati, perdita di informazioni riservate e sanzioni per mancato rispetto del GDPR.

Formazione carente e consapevolezza limitata
Il dato più allarmante emerso dallo studio di Sharp è la scarsa consapevolezza dei dipendenti. Solo il 10% degli intervistati considera le stampanti una delle principali minacce alla sicurezza informatica in ufficio e solamente il 15% ha ricevuto una formazione adeguata sull’uso sicuro delle stampanti. Questi dati evidenziano una grave disconnessione tra l’effettivo rischio tecnico e la percezione dei lavoratori.
In un ambiente di lavoro sempre più digitalizzato, questa mancanza di informazione può avere conseguenze gravi, specialmente nelle aziende dove il personale gestisce quotidianamente grandi volumi di dati sensibili.
Secondo Sharp, le stampanti sono spesso trattate come strumenti innocui, usati ogni giorno senza le cautele che si riserverebbero a un computer o a un server. Ma proprio questa sottovalutazione le rende bersagli ideali per i cybercriminali, che possono sfruttarne la connettività per infiltrarsi nelle reti aziendali.
Stampanti e sicurezza: cosa fare in azienda
Per proteggere davvero la rete aziendale, è fondamentale includere le stampanti multifunzione nel piano di sicurezza informatica. Ecco alcune buone pratiche:
- Aggiornare il firmware delle stampanti con regolarità.
- Cambiare le credenziali di accesso predefinite.
- Limitare le funzioni e i permessi in base al ruolo dell’utente.
- Crittografare i documenti in fase di stampa o scansione.
- Eliminare i file archiviati nella memoria dopo l’uso.
- Formare i dipendenti sui rischi associati e su comportamenti corretti.
Un invito all’azione per le aziende europee
Il messaggio di Sharp è chiaro: è ora di smettere di ignorare le stampanti nella strategia di cybersecurity. Sono strumenti essenziali per la produttività, ma vanno trattati con la stessa attenzione riservata a server, computer e dispositivi mobili.
Con una rete sempre più interconnessa e minacce digitali in costante evoluzione, ogni dispositivo può rappresentare una vulnerabilità. E anche un semplice gesto come stampare un documento può diventare un punto critico, se non si adottano le giuste precauzioni.